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Le opere di Olinsky in mostra alla Rocchetta Mattei dal 6 agosto al 3 settembre

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Un topo divertente, ironico, ficcanaso, è l’indiscusso protagonista delle tele di Olinsky esposte nella mostra che aprirà i battenti negli spazi affascinanti della Rocchetta Mattei (SP62 Riola /Savignano, nel comune di Grizzana Morandi) domenica 6 agosto con inaugurazione alle ore 18, ingresso gratuito e senza prenotazione.

Organizzata dall’Unione Comuni Appennino bolognese in collaborazione con il Comune di Grizzana Morandi, Fondazione Cassa di Risparmio Bologna, Pro Loco di Riola e Archivio Museo Cesare Mattei, l’esposizione (che sarà visitabile sino al 3 settembre) si avvale della “direzione artistica” del Professor Paolo Sandano, curatore dell’Archivio Olinsky.

Ma chi è Olinsky? Esiste davvero? Quanti anni ha? Dove vive? “Poco importa. Ciò che conta – spiega il Professor Paolo Sandano – è che oggi noi possiamo godere della sua arte. La sua immaginazione irrequieta si nutre dell’entusiasmo personale. Ecco perché l’onnipresente ‘topo’ protagonista delle sue tele è un progetto euforico e ossessivo il cui successo dipende dalla sua flessibilità e dalla originalità della manipolazione dell’identità altrui”.

“L’indiscussa capacità pittorica di Olinsky – prosegue Sandano – si rivela nell’attualizzazione del gesto: scardina il racconto della storia prolungandola in una riflessione divertita e divertente sull’arte. Divertita e divertente. Non facciamoci sviare. La pittura di Olinsky ha la P maiuscola. Nemmeno il personaggio guida deve ingannare. Il topo ficcanaso, onnipresente, divertente, ironico, simbolico, protagonista invadente è coniugazione di tempo e spazio, filo conduttore di un percorso che Olinsky compie senza tachicardia. In quanto guida della trama del quadro, tocca il reale senso dell’arte con gesto sapiente e predestinato per cui la struttura stessa della finzione si fa superficie nuova”.

“Olinsky – aggiunge Paolo Sandano – è un generatore di concetti negli ambiti dell’arte attraverso la memoria. Ciò che si legge con gli occhi, ciò che si sedimenta, ha bisogno della mano, intelligenza del pittore, per divenire manufatto artistico. Tutti i meccanismi utilizzati da Olinsky passano attraverso un uso della pittura ad olio che ha una tradizione vincolante ma che si srotola in una dimensione personale dai risultati quasi temerari”.

Fra le opere esposte nella mostra, alcune “testimoniano” il soggiorno dell’artista a Rocchetta Mattei. “Non vi sono cenni nella sua biografia – spiega il Professor Paolo Sandano – ma una cosa è certa: egli trascorse un breve periodo tra queste colline. A prova di ciò: le opere che ho ritrovato nel palazzo di un noto collezionista romano e quelle che altri mercanti mi hanno fornito negli anni.

Ho cercato di ricostruire il soggiorno del maestro alla Rocchetta Mattei ma le informazioni sono vaghe e provengono dal passaparola degli abitanti del luogo. Secondo le poche testimonianze lo si vedeva girovagare con tela e pennelli pronto ad immortalare colline, boschi e ruscelli e tutto ciò che lo colpiva del paesaggio circostante.

Sempre presenti i suoi topi filiformi – conclude Sandano – che diventano, di volta in volta, contadini, pittori, poeti solitari immersi beatamente nel bel mezzo di un colorato paesaggio bucolico o inseriti nella stravagante cornice della Rocchetta Mattei”.

Nei giorni successivi all’inaugurazione la mostra è visitabile secondo le seguenti modalità di apertura della Rocchetta Mattei: sabato e domenica: ore 9,30-13,00 e 15,00-17,30.

Prenotazione obbligatoria entro venerdì all’indirizzo:

http://viviappennino.com/it/booking?selectedProperty=220&task=dobooking

Dal 7 al 18 agosto 2017 apertura straordinaria dal lunedì al venerdì ore 10.00-15.00 senza prenotazione.
Il prezzo del biglietto intero è di euro 10,00 (ridotto euro 5,00).
Nessun tipo animale è ammesso all’interno del castello.

Per Informazioni:

Marco Tamarri, mob. 340 1841931 – marco.tamarri@unioneappennino.bo.it

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