Un borgo medievale dove il tempo si è fermato
Uno straordinario borgo dove riscoprire l'architettura medievale
01. Un tuffo nel Medioevo
Appena giunti nel borgo La Scola si ha l’impressione di essersi tuffati nel Medioevo.
La maggior parte degli edifici risalgono al 1400-1500 e rappresentano eccezionali esempi dell’architettura medievale appenninica ad opera dei Maestri Comacini.
Costoro, provenienti da Milano e da Como, dove erano riuniti in cooperazioni e tenevano una scuola di arte muraria, contribuirono a diffondere l’architettura lombarda in vasti territori.
02. Uno dei borghi più caratteristici del territorio grizzanese
Il bellissimo borgo, tra i più caratteristici del territorio grizzanese, è pervenuto a noi pressoché integro ed è stato riconosciuto come centro storico. Nell’Estimo del 1235 si cita una sola casa denominata “Sculcula”, che sta ad indicare la sede di un piccolo distaccamento militare. “Sculca” è anche un termine di origine romana che indica un posto di vedetta o di guardia in un luogo elevato.
03. Un borgo nato come quartiere militare
Il borgo fortificato è nato infatti come quartiere militare e luogo di resistenza e difesa del centro monastico di Montovolo, di grande importanza economica e commerciale oltre che religiosa.
Nell’area di Montovolo, situata vicino al confine con i Longobardi, sono avvenute le leggendarie lotte tra guerrieri Franchi – detti Paladini – e Longobardi invasori.
Il borgo fortificato aveva quindi un ruolo strategico e la funzione militare da esso sostenuta giustifica il nome e la sua composizione urbanistica, con edifici e torri addossate e reciprocamente integrate nel sistema difensivo che la natura orografica del luogo, quasi uno sperone a mezza costa, contribuiva a rendere più impermeabile alle offese nemiche.
04. Un cipresso con oltre 7 secoli di vita
Il borgo è caratterizzato da una decina di torri incorporate o adiacenti agli edifici principali, tutti equiparabili a case-forti, che formano sette aggregati o “insulae urbane” di dimensioni rispettabili.
Tre corpi edificati centrali godono di una serie di collegamenti fra di loro, specie ai piani superiori (“corridoi pensili”) che danno possibilità di arroccamenti interni molto utili in caso di assedio e di sortite eventuali.
Risulta magnifico il gioco di volumi accentuato dall’elevazione delle torri e dal compenetrarsi dei corpi di fabbrica a più livelli ed è armonico il rapporto con il paesaggio circostante.
Notevole il maestoso cipresso della Scola che con la sua altezza di 25 m e un’età stimata di oltre 700 anni rappresenta un vero e proprio monumento della natura.